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E’ sempre bello iniziare con una citazione: ti toglie dall’imbarazzo di trovare parole tue per compiere un compito gravoso come dare il via a qualcosa.
Il mio ultimo blog è naufragato domenica 8 novembre 2009. Da allora la mia presenza in rete è stata nel complesso piuttosto silenziosa. Vale a dire, pochi commenti e pochi interventi. Ma in questi ultimi mesi come non mai il web è diventato per me un importante luogo di informazione ed approfondimento. Non sono sicura che sia un bene, ma fatto sta che ogni giorno leggo, ascolto e guardo un buon numero di articoli di giornale, documenti, testimonianze, invettive, prodotti artistici, semiartistici, subartistici e così via. Nella marea di informazioni e subinformazioni che ho cominciato ad assumere, ho subito sentito l’esigenza di fissare alcune idee, concetti, spunti, di appuntare alcune notizie e sviluppare una riflessione, tentare di fare collegamenti, sintesi, analisi. Cercare di trarre qualcosa fuori dal caos.
Una necessità e un tentativo di comprendere che non riguardano solo il mondo fuori da me, mostruosamente complesso e molteplice, ma anche e soprattutto me stessa. Pochi giorni fa ho compiuto diciotto anni. Tante cose stanno cambiando. Alcune troppo velocemente, altre troppo lentamente. Un processo di trasformazione sempre e comunque doloroso, in cui spesso mi vedo sperduta e disorientata. Mai come adesso ho bisogno di introspezione, di capire quali siano i miei desideri, i miei bisogni, le mie aspirazioni, i miei obiettivi. Di strutturare una mia identità. E mai come adesso ho paura di farlo.
Mi sento nel bel mezzo di un viaggio straordinario: terribile e meraviglioso. Un viaggio tra due infiniti: la mia persona e il mondo.
E mi sono resa conto di aver voglia di raccontarlo questo viaggio, giorno per giorno, passo per passo, e di condividerlo. Cercando un confronto, uno scambio di idee.
Su questo blog spero troverà spazio davvero tutto: quotidianità, pensieri spicci e link veloci, recensioni di libri, musica e quant’altro, analisi più lunghe e approfondite, suggestioni, domande, riflessioni, spunti. Uno zibaldone, appunto. Un contenitore di tutto ciò che costituisce la mia vita, nella speranza di comprenderne, se non il senso, almeno la forma.
E mi piacerebbe, magari in un’altra pagina, condividere anche i miei racconti.
Ah, non ve l’avevo detto:
Scrivo